Un contadino cinese di nome Wang Enlin ha dedicato ben 16 anni della sua vita allo studio autonomo della legge per poter affrontare in tribunale il Qihua Group.
Una società statale accusata di aver inquinato gravemente la sua terra. Wang, che ha ricevuto solo tre anni di istruzione formale, ha iniziato la sua battaglia legale nel 2001.
Quando le acque reflue tossiche dell’impianto Qihua hanno allagato la sua fattoria nel villaggio di Yushutun, provocando danni irreparabili alle colture e all’ambiente circostante.
Nonostante le difficoltà economiche e l’assenza di risorse, Wang ha studiato legge con determinazione, frequentando una libreria locale per leggere libri giuridici e trascrivere a mano le informazioni più cruciali.
Il suo impegno ha attirato l’attenzione di uno studio legale specializzato in controversie ambientali, che ha iniziato a fornirgli assistenza legale gratuita nel 2007.
Dopo otto lunghi anni di battaglia legale, nel 2015 il tribunale ha finalmente iniziato ad esaminare il caso di Wang e dei suoi vicini, che hanno subito danni simili.
Nel verdetto di prima istanza, il Tribunale del Distretto di Angangxi ha ordinato al Qihua Group di pagare un risarcimento di 820.000 yuan alle famiglie del villaggio di Yushutun.
Nonostante il Qihua Group abbia presentato ricorso contro la sentenza,
Wang rimane fiducioso nella giustizia e determinato a continuare la sua lotta per il risarcimento e per la giustizia ambientale.
Questa storia non solo evidenzia la resilienza straordinaria di Wang Enlin, ma solleva anche importanti questioni sulla tutela ambientale e sui diritti dei cittadini contro le grandi società.