Questa bambina con sindrome di Down, di appena 2 anni, è diventata una modella grazie ai suoi grandi occhi azzurri

Storie Positive

Sicuramente ricorderete Madeline Stuart, una giovane modella di 18 anni con sindrome di Down che ha realizzato il suo sogno nonostante la sua condizione.

Dopo essere stata selezionata per partecipare alla New York Fashion Week, il mondo della moda, solitamente così esclusivo, sembra aprirsi finalmente alle differenze… ed è davvero una bella notizia!

Ma c’è un’altra giovane stella pronta a prendere il suo posto. Infatti, una nuova bambina con sindrome di Down sta già muovendo i primi passi nel mondo della moda.

Questa bambina con sindrome di Down, di appena 2 anni, è diventata una modella grazie ai suoi grandi occhi azzurri

Si tratta di Connie-Rose Seabourne, che ha appena 23 mesi!

Nonostante la sua tenera età, Connie ha già attirato l’attenzione di alcune agenzie di moda e ha firmato due contratti.

Questa piccola inglese dal sorriso irresistibile è stata notata per la sua fotogenicità e la sua capacità di stare davanti alla macchina fotografica.

Questa bambina con sindrome di Down, di appena 2 anni, è diventata una modella grazie ai suoi grandi occhi azzurri

Sua madre Julie, in un’intervista al Daily Mail, ha raccontato:

“Quando ho detto alle agenzie che a Connie era stata diagnosticata la sindrome di Down, non hanno battuto ciglio. Non è stato un problema per loro”.

Julie ha aggiunto che Connie ama mettersi in posa e seguire le istruzioni durante i servizi fotografici:

“Le piace tantissimo.Segue le direttive con molta attenzione e si diverte davvero davanti alle telecamere!”

Questa bambina con sindrome di Down, di appena 2 anni, è diventata una modella grazie ai suoi grandi occhi azzurri

Connie è nata prematura di due mesi, e inizialmente i medici non si erano accorti che fosse affetta da sindrome di Down.

Solo dopo i primi due mesi di vita è stata confermata la diagnosi. Nonostante ciò, la sua famiglia l’ha accolta con amore e supporto, come qualsiasi altro bambino.

Julie ha concluso dicendo: “Abbiamo amici i cui figli sono anch’essi affetti da sindrome di Down, e hanno avuto solo esperienze positive. Sono semplicemente bambini che, come tutti, hanno bisogno di amore.”

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