Elijah Blue Allman, 47 anni, è comparso in tribunale a Los Angeles venerdì (5 gennaio) per una udienza riguardante una tutela temporanea, con avvocati che rappresentavano Cher, 77 anni, presenti.
Il team legale di Cher ha sostenuto che un immediato controllo delle finanze del figlio era necessario, sostenendo che si trattava di una situazione di ‘vita o morte’.
Secondo documenti di tribunale ottenuti da People, la presentazione esprimeva la preoccupazione della cantante che qualsiasi denaro dato a Elijah potesse essere usato per droghe.
La tutela è stata ritenuta ‘urgente’ per salvaguardare i beni di Elijah da potenziali perdite o danni.
I documenti affermavano che Elijah attualmente non è in grado di gestire i suoi averi a causa di gravi problemi di salute mentale e abuso di sostanze.
Cher, preoccupata per il benessere del figlio, temeva che lui sarebbe rimasto senza sostegno finanziario.
La presentazione affermava che, date le continue lotte di Elijah, i fondi distribuiti a lui potrebbero essere immediatamente spesi per droghe, mettendo a rischio la sua vita.
Cher avrebbe lavorato diligentemente per far entrare Elijah in trattamento e fornire l’aiuto necessario. Tuttavia, il tribunale non ha concesso la richiesta di una tutela temporanea venerdì.
La giudice Jessica A. Uzcategui della Corte Superiore di Los Angeles ha deciso che gli avvocati che rappresentano Allman avevano bisogno di più tempo per prepararsi.
Dato che i documenti erano stati presentati il giorno prima. Il caso è stato rinviato a una nuova udienza il 29 gennaio.
Durante l’udienza in tribunale, Allman, accompagnato dalla moglie Marieangela King, ha sostenuto che non c’era un’emergenza che richiedesse una tutela.
Ha chiesto il rilascio di un avvocato nominato dal tribunale, avendo trovato il proprio legale.
Allman, 47 anni, ha dichiarato di essere in fase di riconciliazione con sua moglie per lavorare sulla loro relazione dopo aver trovato la strada della sobrietà.
Pur riconoscendo la preoccupazione di sua madre, ha espresso che al momento non aveva bisogno del suo aiuto o sostegno non richiesto.
L’udienza di venerdì si è concentrata su un ordine di tutela temporanea, con una successiva udienza programmata per il 6 marzo per discutere di un ordine permanente.