Jon Voight, un attore molto rispettato nell’industria, ha collaborato con numerosi personaggi di Hollywood nel corso della sua carriera.
Tuttavia, secondo Voight, un attore si distingue tra gli altri: Robert De Niro.
Esprimendo i suoi sentimenti, Voight ha dichiarato: “Lavorare con lui è un compito; è come fare la babysitter per un bambino viziato.”
Voight, che ha trascorso oltre sei mesi a girare “Casino” con De Niro, afferma di non avere alcuna intenzione di lavorare di nuovo con lui.
Descrivendo De Niro come un “uomo piccolo arrabbiato”, l’esperto attore suggerisce che gran parte della sua personalità sullo schermo rifletta il suo vero stato emotivo.
Voight nota la frequente comparsa dell’iconica espressione di De Niro “parli a me”.
Voight menziona di aver declinato diversi ruoli a causa della partecipazione di De Niro, rivelando: “Avrei dovuto essere il padre di Greg Focker.”
La corrispondente dell’intrattenimento di ALLOD, Tara Newhole, mette in dubbio il diritto di Voight di criticare il lavoro di De Niro in “Casino”.
Riconosce l’eccellenza di De Niro, evidenziando in particolare la memorabile scena nel deserto in cui Joe Pesci e suo fratello vengono brutalmente picchiati e sepolti vivi.
Nonostante riconosca che Voight non faceva parte della scena, Newhole suggerisce ironicamente di sentire il suo spirito.
Newhole esprime incertezza sulla partecipazione di Voight a “Casino” e specula sulla sua presenza in “Heat”,
sottolineando che quest’ultimo è una collaborazione tra De Niro e Pacino, secondo coloro che prestano attenzione.
Nella visione di Newhole, Voight potrebbe essere considerato “solo un altro Baby Boomer fuori contatto, parzialmente delirante”.